Ritratto di famiglia con bebè

Ecco i cambiamenti a cui va incontro la vita di coppia quando si profila il primo bimbo. Ma anche il secondo, o addirittura il terzo

Come sarà la vita con un bambino? Uno sconvolgimento totale. Cambiamenti radicali delle abitudini di vita e di coppia, certamente, ma i trucchi per sopravvivere al neonato ci sono. Utilissimi soprattutto per chi decide di ripetere l’esperienza, mettendone in cantiere un secondo. O addirittura un terzo.

• Quando arriva il primo
La coppia

Il primo figlio rappresenta la prima significativa esperienza di scissione nella coppia. Spesso anche i padri più entusiasti vengono colti da un’improvvisa gelosia nei confronti del binomio bambino-madre e farebbero carte false per ritornare ai bei tempi, quando lei era tutta per lui. Soluzione? Per responsabilizzarli coinvolgiamoli dolcemente, lasciandoli soli per un po’ con il piccolo, senza il filtro materno. Non solo. La genitorialità non deve escludere l’intimità, anzi se mai va utilizzata come ulteriore elemento di attaccamento reciproco attraverso il neonato.

Il bambino
Il primo figlio resta anche l’unico? Attenzione a non caricarlo di troppe aspettative. E a farlo socializzare. Fin da piccolissimo deve entrare in contatto con altri bambini, e non vivere sotto una campana di vetro.

La strategia
Saper delegare Ai nonni, alle zie, alle sorelle, alla vicina di casa fidata, alle babysitter. Non pretendere da sé la perfezione. Perché, alla fine, si crolla.
Coltivare il proprio aspetto Ossia non lasciatevi andare: essere mamma non significa trasformarsi in una balia di campagna primi Ottocento.
Con gli amici Evitate coppie singole che vi faranno invidiare le loro vacanze esotiche. Meglio frequentare altri amici con figli piccoli.

 

• La sfida del raddoppio
La coppia
Si sa già a che cosa si va incontro: anche sul piano pratico si è più veloci, meno ansiosi. Ma il background affettivo della coppia e la decisione del raddoppio deve essere condivisa. Attenzione se il padre per esempio si è mostrato abbastanza latitante con il primo: il suo aiuto, il suo supporto emotivo psicologico è fondamentale.

I bambini
In certi momenti si vorrebbe fortemente disporre di quattro braccia, quattro orecchie e altrettanti occhi. Ma niente panico: concentratevi piuttosto sul miraggio-obiettivo finale dei vostri bambini che, giocando insieme, si cureranno a vicenda. Aspetto psicologico da non sottovalutare? La gelosia del primogenito. Che però si tranquillizza automaticamente se gli lasciamo la possibilità di esternare i suoi sentimenti negativi, senza che i genitori si scandalizzino.

La strategia
Occhio alla vostra intimità Non portatevi la culla del neonato in camera per lasciare dormire tranquillo il primogenito. Facilmente ve lo ritroverete ben piazzato in mezzo al lettone. Soluzione? Mantenere il più possibile il principio delle pari opportunità.
Invece di uscire, ricevete Per un certo periodo non avrete molta mobilità sociale. Perciò, una volta ogni tanto, organizzatevi per invitare gli amici.
Sempre un piano B Perché due non è come uno: meglio sempre avere in tasca una soluzione alternativa. Allertare una nonna o una babysitter in più riduce sensibilmente gli stati d’ansia.

 

• Ricomincio da tre
La coppia
Sembra impossibile, eppure le difficoltà diminuiscono. Anche a livello di paure: se prima chiamavate il pediatra al primo starnuto, con il terzo figlio aspetterete fino a quando ha la febbre alta. I problemi, semmai, riguardano la redistribuzione degli spazi casalinghi e una buona flessibilità mentale, per far fronte ai problemi di tre bambini di età diverse.

I figli
Attenzione a quello di mezzo. Che dopo aver lottato per inserirsi nella triade mamma papà primogenito, ora si ritrova a rischiare di perdere in un colpo tutto quello che si era conquistato. Altro suggerimento: stimolare nei maggiori una specie di alleanza, non contro il neonato, ma a favore della loro crescita, rassicurandoli concretamente che la loro vita va avanti, anche se di là c’è una culla in più.

La strategia
Puntate sul consorte In caso di tre pargoli si può fare: i due più grandi al cinema o alle giostre con il papà, il piccolino con la mamma. Non si sentiranno emarginati, poiché sono in due.
Coccole per i maggiori Saranno di nuovo richieste dai più grandicelli. E non scandalizzatevi se rivogliono l’orso o le bambole finite in solaio.
Pensate in anticipo Anzi molto in anticipo. Alle vacanze, ai ponti, per fare in modo che nessuno venga sacrificato. E poi perché il last minute non funziona per cinque prenotazioni.