Ogni occasione

Anche se non siete dei provetti wine lover, è bene tenere sempre in casa qualche bottiglia, per essere pronti a ogni evenienza last minute, dall’aperitivo improvvisato a un invito a cena inaspettato

 

I fattori determinanti per la vostra piccola scorta personale sono il gusto, lo spazio disponibile e, naturalmente, il budget che avete a disposizione.

Prima di passare alla scelta, poi, bisogna porsi qualche domanda: quante bottiglie di vino consumate in media a casa ogni anno? Con quale frequenza vi capita di avere ospiti? Quante volte vi concedete il piacere di stappare una bottiglia anche se siete da soli? Una volta che avrete risposto a queste domande, sarete in grado di scegliere, tenendo conto che di sicuro non potranno mai mancare un vino bianco, un vino rosso e una bollicina. Opzionali, invece, un vino rosato e uno da dessert. Se la vostra scorta deve essere essenziale, cercate di scegliere vini trasversali: per i bianchi uno Chardonnay, oppure un Friulano o un Riesling; per i rossi un Chianti Classico è la scelta più mainstream che potrete fare, ma se non è di vostro gusto potete optare per un Cabernet Sauvignon o un Merlot; per le bollicine, Franciacorta, Trentodoc, Champagne o Prosecco, a vostra scelta in base alle preferenze del vostro palato.

Come si conserva una bottiglia di vino
Ancora più importante della scelta del vino, è la sua conservazione. Non c’è bisogno di avere una cantinetta frigo o grandi spazi di stoccaggio: stiamo parlando di qualche bottiglia passepartout, da conservare in
ogni caso nel modo giusto. Bastano pochi accorgimenti e anche tra le mura di casa le vostre bottiglie saranno al sicuro, conservate alla perfezione. Le regole da seguire per una buona conservazione sono quattro:

• La zona da destinare deve essere fresca (possibilmente intorno ai 16 °C, massimo 18 °C), pulita, lontana il più possibile da fonti di calore (camini, fornelli, termosifoni). Vanno evitati soprattutto gli sbalzi termici da caldo a freddo o viceversa, poiché danneggiano il tappo (se di sughero) e il vino.

• Attenzione anche alla luce, perché l’irraggiamento non è affatto gradito al nettare di Bacco. L’esposizione alla luce naturale, ma anche a quella artificiale, innesca processi ossidativi sgraditi ed è quindi necessario evitare quella diretta ai raggi solari, perché sottopone il vino a un notevole calore che lo degrada molto rapidamente. Uno stratagemma? Avvolgere le bottiglie nella carta, oppure lasciarle chiuse nella loro confezione, se presente.

• Anche le vibrazioni causate da forti rumori o dal traffico stradale danneggiano il vino; cerca un punto silenzioso della casa, magari lontano da televisione, lavatrice e lavastoviglie.

• Tenete il vino lontano da prodotti con forti odori, come per esempio detersivi, solventi, detergenti e vernici: questi sentori potrebbero trasmettersi in qualche modo alle vostre bottiglie.

Verticale o orizzontale?
Un’ultima cosa. Il vino va conservato coricato: questa posizione facilita il contatto tra vino e tappo, mantenendo il sughero umido, ben aderente al collo della bottiglia. In questo modo si evita che il tappo si secchi, cosa che consentirebbe all’aria di penetrare all’interno della bottiglia e di causare ossidazione. Non preoccupatevi, non è il contatto con il sughero a provocare il cosiddetto “difetto di tappo” ma la presenza, imprevedibile e (a oggi) ancora ineluttabile, di composti organici derivanti da muffe e funghi nel sughero.