Hygge la via danese alla felicità

Si tratta di uno stile di vita basato sui piccoli piaceri domestici che regalano serenità: eccone 10 cui ispirarsi come buoni proponimenti per l’anno nuovo

La Danimarca è da anni ai primi posti della classifica dei paesi più felici del mondo. Considerando che ha un clima freddo e piovoso e un inverno che sembra non finire mai, le ragioni di tanta felicità probabilmente vanno ricercate in una buona disposizione dei suoi abitanti nei confronti della vita. Loro, per definirla, ricorrono a una parola intraducibile: hygge. La sua origine viene fatta risalire a un verbo che significa “stare bene”, ma c’è chi sostiene che derivi da “hugge”, ovvero “abbracciare”; per altri, invece, verrebbe da “hygga”, che sta per “confortare”. Di certo, benessere, abbracci
e conforto sono tutti elementi importanti della filosofia hygge (a proposito, si pronuncia ügga, con la u chiusa).
La parola italiana più vicina è “intimità”: hygge è quel sentimento di comfort, relax e serenità che si prova in un contesto intimo, privato. Fatto di buone relazioni con le persone (secondo il World Happiness
Report, la felicità è influenzata più dalla qualità dei rapporti umani che dal reddito), ma anche di elementi pratici, come la luce delle candele, la morbidezza delle coperte, il conforto di una bevanda calda.
Ecco dieci esempi di piccole cose da prendere a prestito dai danesi per cominciare l’anno all’insegna del benessere hygge.

1 Fondamentali per creare un’atmosfera hygge sono le candele. In Danimarca sono accese ovunque, anche negli edifici pubblici: ogni danese ne consuma circa 6 chili all’anno. Accendiamole più spesso anche nelle nostre case: la loro luce morbida e il loro profumo infonderanno serenità. E poi i bambini le adorano....

2 Non solo candele: per i danesi quello per la luce è un autentico culto. Non a caso il loro design annovera lampade famose in tutto il mondo per eleganza e praticità. Prediamo
esempio per creare anche a casa nostra un angolo di relax, con una seduta illuminata da una lampada nella giusta posizione e con una luce soffusa, morbida, che crea una sensazione di tepore. Evitiamo invece le luci fredde: no ai faretti sulla tavola, per esempio.

3Prendere tempo per sé: quando fuori piove o fa freddo è il momento di sprofondarsi in poltrona e cominciare finalmente quel romanzo o quella serie tv finora rimandati. Magari spegnendo il telefono, così da evitare distrazioni e concentrarsi sulle cose che regalano benessere.

4 Coccolarsi con una bella bevanda calda, da bere sul divano, meglio se davanti al camino: scalda le mani, lo stomaco e il cuore. Una golosa cioccolata calda con panna, un infuso di zenzero e curcuma, un tè nero, verde o rosso, un latte alle spezie, un succo di mela caldo con scorzette d’arancia... Scegliete la vostra tazza preferita, ma sappiate che in Scandinavia la bevanda hygge per eccellenza è il Glogg, una specie di vin brulé a base di vino, mandorle e spezie.

5 Appena entrati in casa, via le scarpe e benvenuti calzettoni! Di lana calda, magari lavorati ai ferri o ricamati, regalano immediatamente la sensazione di stare comodi nel proprio nido, senza l’effetto un po’ sciatto tipico di pantofole e ciabatte.

6 Per vedersi con gli amici, spesso scegliamo locali rumorosi e sovraffollati, dove la conversazione fa fatica a fluire. In Danimarca è molto più diffuso ritrovarsi nel soggiorno di casa ora dell’uno, ora dell’altro, magari offrendo semplicemente del vino o una torta: l’importante è potere chiacchierare con calma, raccontarsi la giornata, rievocare vecchi ricordi o condividere piani per il futuro.

7 A che cosa servono tutti quei bei cuscini e quelle soffici coperte che si vedono sui divani danesi? Ma a favorire l’arte del buon vecchio pisolino, ovvero il breve sonno fuori orario da concedersi, da soli o accompagnati, con consapevole pigrizia. Magari con un buon disco in sottofondo.

8 Casa è dove ci si sente a casa. Perciò, quando ci vuole, bisogna partire e raggiungere quel luogo dove si è stati felici, dove tutto ci è familiare, dove ogni odore richiama memorie. Può essere la casa dell’infanzia, ma anche la cucina di un’amica dove si sa di potere sempre trovare rifugio, o il bosco dove si è fatto il primo pupazzo di neve.

9 D’accordo, sull’eleganza la Danimarca non ha nulla da insegnare all’Italia. Ma sulla comodità sì: avere classe per i danesi non è portare un bell’abito elegante, ma sentirsi bene nei propri panni. Il comfort è la chiave: ampi maglioni avvolgenti, molti strati, colori naturali.

10 Qualcuno ha detto che con lo stile hygge è sempre Natale: in effetti, l’atmosfera delle case danesi è un po’ quella che una volta all’anno creiamo nelle nostre abitazioni con l’albero di Natale, le candele, le decorazioni di pigne, le ghirlande. Proviamo a mantenere per tutti i 365 giorni questo clima accogliente, confortevole e familiare, trascorrendo tempo di qualità con chi
amiamo, accogliendoci e proteggendoci a vicenda: il segreto della felicità è la condivisione, è stare bene insieme, dimenticando dissapori e invidie e cercando il lato positivo in ogni situazione.