Il gatto un vero amico

Affettuosi, socievoli e comunicativi: i felini di casa sono capaci di intense relazioni affettive, da costruire insieme in 10 mosse

Solitario, egoista, asociale, indipendente? Non è vero. Il gatto è, al contrario, affettuoso, socievole e comunicativo. Ama la compagnia, di altri animali e di umani, e si esprime molto, sia con la voce sia con il corpo. Questo non significa però che si possa addestrare a compiere azioni estranee alla sua natura e al suo carattere: la sua intelligenza le giudicherebbe inutili e stupide.
Piuttosto, basandosi sulle caratteristiche etologiche del piccolo felino, si può creare un forte rapporto e instaurare una comunicazione utile a una buona convivenza, per capirsi a vicenda e andare d’accordo. Ecco i 10 principi fondamentali.

• Adozione
La prima regola è adottare un gattino che abbia almeno due mesi. E che abbia trascorso questi suoi primi 60 giorni di vita con la madre e con i fratelli, soprattutto se è il primo gatto che si prende in casa. Perché mamma gatta insegna al piccolo i fondamenti dell’educazione e del comportamento. E giocando o scontrandosi con i fratelli, il gattino impara a relazionarsi con gli altri, per esempio controllando il morso e usando la bocca senza fare male.

• Coppia
Se si ha poco tempo per stare in casa, bisognerebbe prendere due gattini. Con un compagno, ciascuno cresce più sano, fisicamente e psicologicamente. Dunque, più socievole, più equilibrato e disponibile all’obbedienza.

• Compagnia
Meglio non lasciarlo troppo tempo da solo. Il gattino ha bisogno di compagnia e di stimoli, fisici e mentali. Apprende dalle esperienze e dai rapporti affettivi.

• Comunicazione
Con il nostro amico gatto dobbiamo parlare. La voce, la comunicazione vocale, contano molto per questo animale. Parlando, si crea un dialogo, un linguaggio comune. Sono importanti le parole, ma soprattutto il tono di voce, le inflessioni: dolci per i complimenti, ferme per la disapprovazione.

• Ascolto
I gatti spesso miagolano per farsi capire. Per rafforzare il vostro legame, dovete capire che il vostro micio è capace di miagolare in diversi modi, toni, intensità e durata. Per esempio, di solito se il miagolio è lungo, significa che il gatto ha fame. Se è breve, potrebbe essere spaventato. Se è secco e forte, vuole difendersi.
 
•  Incoraggiamento
Bisogna sempre dirgli bravo quando fa qualcosa di buono, di giusto. Iniziando da quando gli si offre del cibo: mentre lui lo mangia, è bene ripetergli “come sei bravo, ma che bravo gattino che sei”. In questo modo, la bestiola associa l’espressione “bravo” a un’esperienza positiva, approvata e soddisfacente, da ripetere.

• Rimproveri
“Attento, stai attento”: questo gli va detto quando tenta qualche gesto un po’ imprudente, come camminare sui davanzali. Invece il “no”, detto con tono secco, deciso, serve quando fa qualcosa di proibito o di pericoloso.
Per esempio, se si avvicina ai fornelli accesi o all’arrosto appena tolto dal forno.

• Punizioni
Mai alzare la voce o urlare. Il gatto ha un udito finissimo ed è molto sensibile, ne resterebbe scosso. Quanto a picchiarlo, non è neanche immaginabile: il gatto non va mai malmenato, né minacciato fisicamente.

• Coccole
Coccolarlo, coccolarlo, coccolarlo: il contatto fisico crea intimità e confidenza. E dunque comunicazione e comprensione reciproca. Ma anche le coccole vanno bene solo quando lui lo vuole, senza mai forzarlo. Un modo
di fare che va spiegato molto bene, specialmente ai bambini.

•  Gioco
Giocare insieme. Il gioco sviluppa i riflessi e la muscolatura, ma serve anche a creare e rafforzare la relazione, e dunque la comunicazione. Ma attenzione: mai fare giocare un gatto con le proprie mani o con altre parti del corpo. Il gatto è un felino predatore, per lui è normale mordere e graffiare. Bisogna invece usare palline, apposite canne da pesca, topini o qualunque degli innumerevoli giocattoli disponibili nei negozi.

 

Consigli di lettura

Brevi lezioni di felicità Pillole di saggezza felina
Sperling & Kupfer, 15,90 €
Quarto libro di James Bowen, ex artista di strada dal passato difficile, autore di “A spasso con Bob”,
“Il mondo secondo Bob” e “Un dono speciale di nome Bob”, tutti bestseller internazionali. Vive a Londra con il gatto Bob, trovato nel 2007. I due sono inseparabili.

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